Spingendo il carrello attraverso le file di ogni supermercato si arriva inevitabilmente al reparto orto frutticolo. Tra i tanti vegetali spiccano le banane: c’è ne è per tutti i gusti, dalle verdi acerbe da far maturare in casa, alle gialle morbide e saporite pronte per essere mangiate subito. Se ne può comprare una sola, due o tre, ma volete mettere la soddisfazione di comprare un intero casco di banane? Il piacere di averle tutte a portata a mano, di scegliere di pasto in pasto la migliore, la più gustosa. Il piacere di apprezzare la compattezza di un casco di banane, di rendersi conto di come la loro singola forma è funzionale al raggruppamento, incastrandosi a formare un unico gruppo.
While pushing the cart across supermarkets streets, you always end up in the produce department. Among vegetables, bananas stand out with their flashy yellow. You can buy one, two or three, but… The satisfaction that comes purchasing a whole hand is second to none. The possibility to pick the right one day after day, the pleasure admiring how compact and functional a hand is: every banana is perfectly shaped in order to be embedded in a whole group.
Passeggiando in riva al Po abbiamo provato le stesse sensazioni. Le realizzazioni che quotidianamente osserviamo sulle pagine di cleaned.it sono sempre molto curate e gli sforzi fatti dai proprietari vengono apprezzati. Ma le vediamo sempre da sole, molto belle ma da sole. A Borgoforte invece abbiamo avuto la possibilità di osservarle tutte assieme, come se fossero un casco di banane. Parcheggiate una accanto all’altra si abbinavano alla perfezione, dando un senso di unione e compattezza raramente visto nei vari eventi. Ma l’elemento che più saltava all’occhio era il gusto dell’evento, il vero italian taste del nostro motto: non solo in tema di realizzazione, ma inteso come sapore dello stare assieme, in nome di una passione che ci unisce tutti, dalla Sila alle Dolomiti, da Bardonecchia a Monopoli.
Il Banana Meeting, giunto alla sua terza edizione, è organizzato da Cleaned.it, forum a tema automobilistico che ha cambiato gestione esattamente alla scorsa edizione del Meeting, in collaborazione con Giatz, Bonaz, Frost e Rini, tre ragazzi del mantovano. Lo staff ha sempre avuto le idee chiare sulle modalitá dell’evento: si arriva, si parcheggia, si sta con gli amici, si torna a casa. Nessuna attrazione, niente musica, nessun evento nell’evento: solo amici che si preoccupano di stare tra di loro, socializzando “alla vecchia maniera”. Niente social networks, cellulari in tasca, poche foto. Solo chiacchiere di persona, strette di mano, pacche sulle spalle e gente che si tuffa negli abitacoli altrui per riabbracciare utenti mai incontrati per anni ed anni. Si respira una quiete surreale che quasi contrasta – se non si conosce chi organizza e chi frequenta il forum – con le idee classiche di un raduno automobilistico.
I primi gruppetti arrivano già il sabato pomeriggio, e l’entertainment spontaneo prende piede: una simpatica maglietta squarcia il cielo dell’omofobia, Game loves Dedo_Lacoste. Gruppi di anziani, che frequente trascorrono i loro pomeriggi sulla riva del Po tra una briscola e un’uscita di pesca, si aggirano colpiti dall’inusuale panorama automobilistico. Raggiungono il 127 pickup di Mirko e scelgono di sostare appoggiati al cassone, ricordando il loro primo carico di cemento ed intonaco per la loro villetta a schiera nel 1976. Un ometto barbuto dallo sguardo simpatico ha verniciato due Borbet A 9×16 di nero per dare meno l’occhio, attaccando poi un adesivo bianco sui 10cm di canale rovesciato e trasportando due cerchi Corvette sul tetto per un test-fit di un amico: sicuramente nessuno lo avrà notato per strada.
Una giovane coppia per ingannare il tempo organizza un aperitivo a base di pizza e birra seduta nel vano motore di una Golf 4, probabilmente più pulito ed ordinato della cucina di un qualsiasi studente fuorisede. Dal baule di una golf mk5 GTI escono una cifra difficilmente stimabile di quattro stagioni Bormioli Rocco piene di gin lemon: l’accompagnamento ideale per il montaggio delle tende, erette con spavalderìa a pochi metri dal più grande, e di conseguenza più umido, corso d’acqua italiano. Qualcuno simula una inesistente “Cleaned Patrol”, forza dell’ordine dedicata al controllo dello stance, con la sua Fiat Bravo. Insomma, l’animazione come al solito l’hanno messa a disposizione i veri uomini duri e puri di cleaned.it.
La serata scorre relativamente tranquilla, l’atto principale è costituito dall’invasione di una pizzeria sperduta tra i campi mantovani: al locale viene indicato, alcuni giorni prima, un numero prossimo ai 40 ospiti. Poco male, un rapido conteggio evidenzia un numero doppio di affamati presenti. La gestione del locale è comprensiva, diverse tavolate vengono compresse in veranda e, seppur con tempi prolungati e con la temperatura in drastico calo notturno, l’Italian Taste viene sfamato!
La domenica mattina il risveglio in tenda è difficoltoso, ma siamo subito in piedi. Ci troviamo nel parcheggio in tempo per piazzare i nobori sotto la Miata di Clarence e la Polo di Andrea. Un passo dopo l’altro e ri-iniziamo il giro: amici già visti al sabato, amici in arrivo alla domenica. La location, anche alla domenica mattina, conferma la sua grande forza intrinseca: quel sapore di abbandono e degrado sociale che pare assalirvi una volta arrivati al viadotto gradualmente si fa meno forte: la cura del prato a bordo Po, i piccoli contenitori pieni di esche per la pesca e l’organizzazione del ristorante fugano ogni dubbio: anche se fisicamente siamo sotto un ponte, non lo siamo metaforicamente. E quella simpatica chiatta per rottami non fa che aumentare il sarcasmo dilagante, ricordandoci probabilmente ciò che tutti i nostri genitori pensano delle nostre auto.
Giunta l’ora di pranzo, ci si riversa in massa nel ristorante che ha ospitato il ritrovo. Un conteggio sommario evidenzia come siano presenti più di centoventi persone tra le sale esterne ed interne, senza contare coloro che si sono trattenuti al ritrovo o hanno preferito esplorare il mantovano alla ricerca di una tipica trattoria: un risultato sorprendente per un ritrovo riservato ai soli utenti di un forum, in un’epoca in cui i social networks stanno abbattendo buona parte delle communities.
Forse Cleaned continua a crescere contrariamente alla tendenza globale perché tra le pagine del forum, esattamente come al Banana Meeting, si respira solo complicità e serenità. Sensazioni lontane anni luce dalle estenuanti discussioni che rendono logorante la partecipazione a numerosi gruppi Facebook. Certo, è normale che da opinioni differenti scaturisca un dibattito, ma la maturità e lo spirito costruttivo con la quale si affronta questa passione è ciò che permette di vivere questo mondo in modo positivo.
Il cartellino per i nomi è l’ulteriore trovata per dar corda ai simpatici utenti di cleaned.it : Braccio ciccione, ZZZ con il ghiacciolo gusto maglietta, Atroia, Dedo_Lacoste, Cesco del “Patata group”. Sono i piccoli dettagli che tradiscono lo spirito goliardico e scherzoso del ritrovo.
Il sole comincia a calare, alcuni si preparano al lunghissimo lunedi lavorativo raggiungendo l’ingresso. Due donuts della Silvia di Tergi squarciano la quiete che ha pervaso il ritrovo per ore ed ore, lasciando attoniti gli anziani e sorprendendo anche noi, a malapena in grado di riprendere l’attimo. Come l’anno scorso, lasciamo spazio alle auto che hanno percorso il vialetto circondate da sguardi curiosi in questi due giorni.
In fondo, il collante è sempre quello: lamiera, gomma, plastica e benzina. Materiali semplici, emozioni ed amicizie sincere.
Sono venuto molto bello! me ne compiaccio!!! Grandi articoli come sempre!!!
Grazie davvero Francesco! Siamo contenti che ti piaccia il nostro lavoro 🙂
al top come sempre!!
Grazie Simu! 🙂
ciao ragazzi sono del 127 club e volevo farvi i complimenti a tutti per quello che avete organizzato ed il livello di auto che c’erano….le foto sono veramente belle ancora congratulazioni
Grazie dei complimenti Mattia! 🙂